Calvilla rossa d'autunno

Mela dal cuore bianco-rosato, dalle note di violetta, lampone e fragola
La bellezza della Calvilla rossa d’autunno non si limita al suo aspetto, alla sua forma curiosa, detta calvilliforme, e al suo color intenso rosso-violacao, ma si propaga nel suo cuore, nella polpa bianco-rosata venata di rosso-carmino. Bella e anche buona! Dall’aroma pronunciato, che al palato sprigiona note di violetta, lampone o fragola. Varietà francese, già citata dal settecento e descritta nelle principali pomologie, le antologie dei frutti. Conosciuta con un centinaio di sinonimi, tra cui grelot e sonnette, campanellino e sonaglio fanno riferimento al leggero suono che si può udire agitando i frutti maturi: un leggero tintinnio, prodotto dai semi che percuotono le ampie e rigide logge in cui sono custoditi. Caratteristica condivisa con altre varietà, tra cui la mela campana, anch’essa presente al frutteto di Cornaredo.

Frutto
Di dimensioni medio-grandi, di forma sfero-conica. Con profilo detto “costoluto”, caratteristico della famiglia delle mele “calville”. Buccia liscia, molto profumata e untuosa, gialla, quasi interamente sfumata di un intenso color rosso-violaceo. Polpa bianco-rosata venata di rosso-carmino, soda, croccante, molto succosa, dal sapore equilibrato e dall’aroma fruttato caratteristico.

Maturazione
Autunnale. Inizio settembre

Consumo
Da settembre a dicembre. Appena raccolta, mela invitante per il consumo fresco, da dessert. Interessante anche per la preparazione di composte e marmellate, a cui conferisce una colorazione rossastra particolare.

Contributo di Muriel Hendrichs, l’alberoteca