Ciòchin genovés

14.12.2023

Ficus carica L.

Quanto ci racconta un nome
Il ciòchin genovés è una varietà di fico rilevata a Sonvico con il progetto di mappatura degli alberi da frutto di Lugano. La sua denominazione presumibilmente ci parla di un legame con la storica emigrazione dei liguri verso le nostre terre ticinesi, nelle quali lasciarono un segno duraturo come maestri nella costruzione di muri a secco e terrazzamenti1. Troviamo riferimenti a fichi genovesi in altri luoghi del cantone, come rivela G. Foletti in Serata d’estate, scritto in cui descrive i figh genovés come “tondetti, dal picciolo corto, molto polposi”2.

 

I nomi dei frutti sono fondamentali per scoprire le loro caratteristiche, la nostra e la loro storia e per preservarli. Molti fichi portano nomi di santi legati alle festività in prossimità delle quali maturano o di oggetti che richiamano le loro forme. In questo caso, ciòchin, potrebbe far riferimento alla forma del fico3, che evoca il campanello con cui ritualmente si annunciava la messa. A conferire identità a questo frutto straordinario è dunque una forma un tempo molto presente nella quotidianità, riconoscibile e familiare a tutti.

Abbiamo incontrato la denominazione ciòchin per designare anche un’altra varietà di fico anch’essa trovata a Sonvico, con frutti dalle caratteristiche e dalla forma simili.

 

Frutto
Piccolo (circa gr 40), tondo, con peduncolo corto e mediamente largo. Di forma a goccia, con calice piccolo piuttosto chiuso. Colore di fondo della buccia verde acceso, ricoperto di striature blu-viola. Lenticelle piccole, allungate e bianche. Polpa rosa, consistenza medio-fondente, dolcezza molto elevata, acidità leggera, succosità medio bassa e aroma intenso e persistente. Un frutto eccellente.

La sua caratteristica peculiare: il colore viola intenso dello strato tra polpa e buccia.

 

Maturazione
Metà settembre.

 

Consumo
Fresco.

 

Scheda curata da l’alberoteca

1| Mario Frasa, Un capitolo di storia e lingua. Genovesi nel Ticino. Il Cantonetto, Giugno 2021 n. 1, p. 7
2-3| G. Foletti, Serata d’estate, Terra ticinese, 1978, n. 4, p. 55

Il ciòchin genovés di Sonvico è il fico piccolo
"Polpa rosa, consistenza medio-fondente, dolcezza molto elevata, acidità leggera, succosità medio bassa e aroma intenso e persistente"
Probabilmente il nome del fico fa riferimento alla forma, che evoca il campanello con cui nei villaggi si annunciava la messa
Il colore viola intenso dello strato tra polpa e buccia è una delle peculiarità del ciòchin genovés
I ciòchin genovés sono “tondetti, dal picciolo corto, molto polposi” (G. Foletti)
L'albero di ciòchin genovés di Sonvico