Corniolo

13.07.2021

Cornus mas L. (Cornaceae), cornà (DI), cornouiller (FR), cornelian (EN), cornejo macho (ES), Kornelkirsche (DE)

 

Albero decorativo, dai piccoli frutti aciduli
Arbusto che a fine inverno – quando la natura ancora dorme – con i suoi fiorellini gialli tinteggia i margini dei boschi. Una visione davvero poetica, che stimola contemplazione e meditazione. Albero originario dell’Europa centro meridionale e del Medio Oriente, conosciuto fin dall’antichità sia per le proprietà dei frutti, che per le qualità del legno. Durissimo e compatto, il legno di corniolo è considerato tra i più duri delle specie europee, come suggerisce l’etimologia del nome da cornus: corno. Storicamente era impiegato nella produzione di pipe, utensili, raggi delle ruote, perni dei frantoi, frecce e lance. Per le proprietà tintorie della corteccia, i rami di corniolo venivano usati per concia delle pelli. Oggi è piantato come albero ornamentale, dimenticando che i suoi frutti, oltre al fascino, hanno una polpa edibile davvero intrigante. Con il recupero delle tradizioni, anche questo frutto minore sta riguadagnando popolarità. Dalle specie selvatiche, stanno conquistando terreno varietà orticole che deliziano occhi e palato.

 

Albero
Arbusto dal portamento espanso che raggiunge i 6-8 m di altezza. Deciduo e a lento accrescimento. La sua chioma è densa e irregolare. Fusto abbastanza contorto, dalla corteccia grigio-giallastra che si stacca in piccole scaglie color ruggine.

 

Foglie
Lunghe 4-10 cm, opposte, picciolate, ovali ed ellittiche acuminate in cima, decidue, con nervature convergenti verso la punta. Molto decorative in autunno per le tonalità rosso-ramate.

 

Fiori
I fiori decorano l’albero a fine gennaio-inizio febbraio, prima della comparsa delle foglie. Giallo intenso e minuscoli (4-5 mm). Sepali separati, riuniti in ombrelle sessili circondate da 4 brattee in croce.  

 

Frutto
Le corniole – drupe dalle sembianze di una piccola oliva (ca. 2 cm) – impiegano molto tempo a maturare: circa 7 mesi! Si raccolgono a settembre, quando i frutti si staccano facilmente. Solitamente sono color rosso vivo, molto intenso a maturità, a volte gialli o giallo-arancione. Al loro interno vi è un unico seme, attorniato da una polpa dal sapore acidulo, ricca di vitamine e antiossidanti.

 

Notizie per il palato e non solo
Ottime al naturale, si raccomanda tuttavia di consumare le corniole solo se ben mature, altrimenti risultano tanniche e astringenti. Acerbe, si prestano alla preparazione in salamoia1. Le corniole sono ottime per la trasformazione: sono impiegate per fare deliziose marmellate, composte o gelatine. Utilizzate per aromatizzare liquori o conservati sotto alcool come le ciliegie.
I semi sono apprezzati nella cosmesi per le loro proprietà idratanti che contrastano le rughe.

 

NB: il nome del quartiere di Lugano, Cornaredo, dove guarda caso si trova proprio il frutteto comunale, deriva da “corniolo”, di cui un tempo i boschi che circondavano la zona erano ricchi.

 

Contributo di Muriel Hendrichs
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Raccogliere le corniole quando sono ancora acerbe, color giallo-arancione, lavarle e asciugarle bene. Preparare la salamoia con acqua e sale (pronta quando un uovo fresco immerso galleggia). Aggiungere i frutti con qualche foglia di alloro e un pizzico di semi di finocchio, chiudere i vasetti e conservare al fresco e al buio per un mese. Prima del consumo lavare bene sotto l’acqua corrente, asciugare e condire con un filo d’olio. Da:  areaparchi.it

Corniolo, fiore, Rivera
Corniolo, fiore, Rivera
Corniolo, frutteto di Cornaredo
Corniolo, frutto, Cornaredo
Corniolo, frutto, Cornaredo
Corniolo, fiore, Rivera
Corniolo, fiore, Rivera
Corniolo, fiore, Rivera