Fico
Ficus carica L. (Moraceae), fico (I), figh (DI), fig (EN), higo (SP), feige (DE)
Il fico ha origine in Asia sud occidentale ed è adattabile a diversi ambienti, sia secchi che umidi, purché non troppo freddi. È stata una delle prime piante coltivate dall’uomo (potrebbe aver preceduto la domesticazione dei cereali), la sua presenza viene rievocata ogni volta che la troviamo crescere all’interno di strutture antiche e di siti archeologici. Qualcuno soprannominava i fichi i “doni degli dei”: non a caso è un cultivar di rilevanza globale, importante fonte di vitamine, minerali, zuccheri e fenoli, con un contenuto nutritivo che supera tantissimi altri frutti. Le radici, i frutti e le foglie della pianta presenziano in numerose farmacopee tradizionali per trattare problematiche gastrointestinali, respiratorie e cardiovascolari.
Il fico selvatico, detto Caprifico, molto diffuso nel bacino mediterraneo, ospita le uova e le larve della vespa impollinatrice (Blastophaga psenes). Ricoperta di polline, la vespa va poi ad impollinare il fico domestico. Per agevolare questo incontro, e garantire l’impollinazione, un tempo i rami fioriti del fico selvatico venivano disposti su quello domestico. Tra la pianta di fico e la vespa la relazione dura da più di 80 milioni di anni!
Albero
Albero deciduo che arriva fino a 10 m di altezza, ma può anche rimanere un arbusto. La corteccia è grigia, sottile e liscia, la chioma irregolare e densa, dovuta alle sue foglie ampie.
Foglie
Verdi-grige, palmate, formano dai 3 ai 5 lobi, il margine è dentato e irregolare. Coriacee, presentano nervature evidenti e contengono un lattice biancastro (possono presentare molte variazioni secondo la varietà).
Fiori
Molto piccoli e si trovano all’interno del fico. Il fico domestico contiene solo i fiori femminili, che vengono fecondati dalla vespa che trasporta i pollini del fico selvatico entrando dall’apertura, detta ostiolo.
Frutti
Quello che è conosciuto popolarmente come frutto è carnoso e piriforme, di colore variabile a dipendenza della varietà. Botanicamente non è il frutto, ma il siconio che ospita i piccoli numerosi frutti nella sua polpa dolce.
Note per il palato
Il fico ha diversi impieghi e può essere consumato fresco, cotto ed essicato. Nel sud Italia tradizionalmente veniva anche bollito per ricavarne uno sciroppo dolce utilizzato al posto del miele, oppure farcito di noci, mandorle o di scorza di agrumi. In Ticino è da tempo molto apprezzato per la trasformazione in confettura.