27.02.2023

Prunus persica (L.) Batsch (Rosaceae), Pesca (IT), persic (DI), pêche (FR), peach (EN), Durazno (ES), Pfirsich (DE)

Albero modesto, umile e generoso. Donatore di frutti, dolci e appetibili, che per dimensione, sapore, profumo e colore ricordano appena i frutticini lanuginosi e poveri di polpa da cui hanno preso origine nelle montagne del Tibet e della Cina. L’artefice di questo sortilegio è l’uomo per mezzo di secoli di selezione. In viaggio da Oriente a Occidente, il pesco ha conquistato tutti i popoli che ha incontrato. Fino a giungere ai romani nel I secolo d.C, i quali lo conobbero come specie proveniente dalla Persia. Il Malum persica di allora, il Prunus persica di oggi. Le pesche rimasero però a lungo, fino a metà del XIX secolo, un frutto per privilegiati. Questo dovuto alle difficoltà di coltivazione e, soprattutto, di conservazione e trasporto. Nella produzione permangono ostacoli. Tuttavia, optando per varietà indigene, adattate al territorio, si possono ottenere buone soddisfazioni. Tra queste le pesche della vigna1. A Cornaredo sono 3 le varietà a dimora.

Albero
Piccole dimensioni (4-6 m). Tronco dritto con corteccia grigia rossastra. Le radici emettono tossine per tenere lontane le radici di altre piante. Non è dunque consigliabile piantare un albero dove prima vi era un pesco.

Foglie
Lanceolate (15-20 cm), verde chiaro con venature accentuate e bordo seghettato.

Fiore
Da marzo ai primi di aprile. Isolati o riuniti in mazzetti, sbocciano prima della comparsa delle foglie. La grandezza e colore dei petali può variare.

Frutti
Da maggio a settembre, secondo la varietà. Drupa carnosa, da rotonda a piatta, percorsa da un solco, chiamato linea di sutura. Buccia, liscia o vellutata, gialla ricoperta di rosso più o meno intenso. Polpa carnosa, dal bianco al giallo, con striature sanguigne evidenti nella zona del nocciolo.

Notizie per il palato
Ottimo frutto da tavola. Squisito nelle insalate da frutta. Rientra nella preparazione di torte, dolci e confetture. Ottime anche sciroppate3. Alla base anche di sciroppi, succhi e bevande alcoliche.

Varietà coltivate nel frutteto di Cornaredo
Precoce bianca
Bianca tardiva
Sanguineo

Contributo di Muriel Hendrichs, l’alberoteca

Il frutteto di Cornaredo è un progetto della Città di Lugano realizzato in collaborazione con l’alberoteca e con l’Alleanza territorio e biodiversità.
Le schede pomologiche sono state create con il sostegno della Fondazione Blue Planet Virginia Böger X.X.

Curiosità: poco distante dal frutteto di Cornaredo, negli spazi scolastici di Trevano, sorgeva un tempo un vero e proprio pescheto.

1 riscoperte grazie al Progetto Prospecie rara

2 ci sono particolari tipi di pesche, come le percocche o duracine, caratterizzate dall’avere frutti di pezzatura non molto grande e di forma molto regolare. Essendo la loro polpa più soda delle pesche normali si prestano molto meglio a essere manipolate e a servire per prodotti di trasformazione come le pesche sciroppate.