Porgnec
Malus domestica Borkh. (Rosaceae)
Una mela discreta, dall’indole guerriera e ribelle
Piccolina e paffutella è la mela che cresce sulle fronde di un porgnèc, la cui denominazione– in Capriasca – si rifà all’aspetto minuto, irregolare e poco appariscente del frutto. Frutto ingiustamente ricoperto di una “cattiva cera”, che ricorda quella del volto di una persona stanca e affaticata (in dialetto gnecca). Tuttavia il termine gnèc, potrebbe anche essere riferito all’aspetto compatto della polpa. In quanto, in alcune regioni, è anche utilizzato per descrivere “un pane poco lievitato”. Questa mela, piccola e corposa, ha difatti una polpa molto soda e compatta: la sua caduta a terra potrebbe senz’altro essere marcata da un deciso “sgnèc!”, senza però arrecare danno alla sua polpa: fine, soda e compatta. La sua robustezza è data anche della sua corazza: una buccia spessa e untuosa, che la protegge nell’erba bagnata e poi anche in dispensa.
Frutto
Piccolo-medio, sferico-appiattito. Buccia spessa, liscia, ricoperta da una caratteristica cera protettiva, profumata. Gialla, quasi interamente, striata di rosso-viola. Spesso confusa con il Pom rossin, da cui si distingue per la colorazione meno sgargiante e la presenza di coste pronunciate attorno all’occhio (cavità in cui troviamo i sepali, i resti del fiore). Polpa giallo-verde, fine, soda, molto succosa, acidula e leggermente profumata.
Maturazione
Invernale. Fine ottobre.
Consumo
Da fine ottobre a marzo. Buona per il consumo fresco, la preparazione di torte e dolci. Eccellente per la produzione di succo (resa del 75-80%).
Contributo a cura di Muriel Hendrichs, l’alberoteca