Sant'anna rossa

28.04.2022

Malus domestica Borkh. (Rosaceae), Santa rosa, Astrakan rossa

 

Mela rinfrescante, di conforto nelle aride giornate estive
In una calda giornata estiva, trovare riposo sotto le fitte fronde di un albero di mele può essere davvero riconfortante. Questo sia per gli animali al pascolo, sia il contadino di ieri e di oggi dedito alla fienagione. Il ristoro è ancor più gradito, se tra le foglie dell’albero si sprigiona un dolce profumo di frutti maturi, segnalati anche dal ronzio di vespe e calabroni che della loro polpa vanno ghiotti. È quanto potrebbe accadere ai piedi di una Sant’Anna rossa in prossimità del 26 luglio, giorno dedicata alla Santa1 che localmente ha dato il nome alla varietà. Dietro a questo appellativo locale, troviamo una mela dalle origini russe – l’Astrakan rossa – diffusa nell’omonima provincia già nell’ottocento. In Ticino la varietà è conosciuta in particolare nel Bellinzonese e Locarnese, anche nota con il nome di Santa rosa.

 

Frutto
Medio-grande, sfero-conico, a volte panciuto. Buccia gialla, quasi interamente ricoperta da strisce rosa e rosse. Presenza di un caratteristico velo opaco, in gergo scientifico detto “pruina”. Polpa tenera, spugnosa, succosa, dal sapore equilibrato e dall’aroma marcato.

 

Maturazione
Estivo. Da metà luglio.

 

Consumo
Diretto, immediatamente dall’albero. Considerata molto rinfrescante nel periodo estivo. Questa mela non si conserva e, se non si consuma subito, va trasformata in purea, marmellate, conserve o gelati.

 

Contributo di Muriel Hendrichs, l’alberoteca

1 Caratteristica che condivide con le varietà Klarapfel, la Transparent de Croncels e la Mela Margherita, anch’esse denominate localmente Sant’Anna