Artemisia campestris

Dragoncello, assenzio, abrotano e genepì sono tutte piante del genere Artemisia, che riunisce circa 400 specie. Molte furono usate sin dall'antichità come piante medicinali e alimentari. Lungo il sentiero di Gandria cresce l'artemisia campestre.

Specie assai variabile, è diffusa nei luoghi secchi e nelle steppe delle zone boreali e temperate dell’emisfero nord.

 

Verosimilmente il nome del genere deriva dalla dea greca della caccia Artemide. Più precisamente, si potrebbe riferire alla regina Artemisia II di Caria, botanica, ricercatrice medica e comandante navale, morta nel 350 a.C. L’epiteto specifico, campestris, descrive il suo habitat al bordo dei campi. In italiano si chiama assenzio di campo o artemisia campestre.

 

Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è una pianta erbacea perenne, di colore grigio-verde, con fusti fioriferi ramosi alti da 20 a 80 cm, generalmente arcuati, che spuntano ogni anno da un rizoma legnoso munito di numerose rosette di foglie. Gli steli sono spesso rossi-brunastri e portano foglie irregolarmente pennate, quelle basali picciolate e lunghe 3-6 cm, quelle superiori senza picciolo e più semplici, progressivamente ridotte verso l’infiorescenza, con divisioni in lacinie lineari larghe 0.5-1 mm. La pianta, dapprima ricoperta di peli setosi poi generalmente glabra, è quasi inodore, un’eccezione per il genere Artemisia. L’infiorescenza è poco fogliosa, terminale sugli steli, composta da piccoli capolini ovoidali, penduli a peduncolo corto e disposti in grappoli laterali. I fiori sono tubulosi con la corolla gialla o rossastra.

 

Fiorisce da agosto a ottobre.

 

Specie a distribuzione circumboreale, è ampiamente diffusa in Europa, nord Africa, nord America e nelle zone temperate dell’Asia, dove predilige i climi continentali.

 

Cresce in luoghi sabbiosi e asciutti, nei prati secchi, negli incolti e ruderi, ai margini di sentieri e strade e nelle dune. In Svizzera, dove la specie non è minacciata secondo la Lista Rossa, è diffusa nei cantoni Vallese, Ticino, Grigioni e San Gallo ed è sporadica sull’altopiano.

 

L’artemisia campestre è una pianta medicinale utilizzata da secoli nella medicina popolare tradizionale di molti paesi del mondo per il trattamento di disturbi gastrointestinali, per le sue virtù antidiabetiche, antinfiammatorie, antiparassitarie, antipertensive, di antiveleno, cicatrizzanti ed epatoprotettivi, tutte proprietà confermate farmacologicamente. Il suo ricco contenuto di sostanze fitochimiche, in particolare di flavonoidi, acidi fenolici, cumarine, acidi grassi e terpeni, ne fanno una pianta medicinale di prim’ordine. Inoltre, questa pianta possiede proprietà culinarie, come condimento ai cibi grassi e come conservante alimentare.

 

Testo e foto: Nicola Schoenenberger
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Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria
Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria
Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria
Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria
Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria
Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria
Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria
Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria
Artemisia campestris L., Sentiero di Gandria

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