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Melica ciliata
È una pianta poco esigente, addirittura remissiva. Per sfuggire alla concorrenza si accontenta, di buon grado, dei luoghi meno ambiti, delle fessure delle rocce e dei muretti, in attesa di qualche goccia di pioggia. Ma quando fiorisce prevarica su tutte le altre erbe, travolgendole con il candore sericeo delle sue appariscenti spighette.
Il nome del genere potrebbe derivare dal latino milium, miglio, per la similitudine della forma dei semi oppure dal greco mélitos, miele, in allusione al sapore dolce degli steli di alcune specie di Melica. L’epiteto specifico, ciliata, deriva dal latino cilium e si riferisce all’infiorescenza minuta di lunghe ciglia. In italiano si chiama melica barbata.
Erba perenne della famiglia delle Poaceae, possiede fusti alti 30-70 cm, fogliosi fino in alto. Le foglie sono rigide, larghe 2-3 mm, glaucescenti, generalmente arrotolate su se stesse, non carenate e sparsamente cigliate. L’infiorescenza è formata da spighette arrangiate in una pannocchia densa e lineare, contratta in spiga unilaterale lunga 6-15 cm. Le spighette, lunghe 5-8 mm, sono dapprima brillanti e sericee, a maturità dispiegano lunghe ciglia lanose color bianco crema che conferiscono all’infiorescenza un aspetto vistoso. Il frutto ovoidale è, come in tutte le Poaceae, un cariosside (frutto secco che non si apre a maturità munito di un solo seme). Fiorisce tra maggio e luglio.
Specie originaria dalle zone desertiche e subdesertiche del bacino mediterraneo e dell’Asia centrale, è diffusa in tutta Europa ad eccezione delle isole britanniche e del nord della Scandinavia. Nella parte meridionale, si estende dalle Isole Canarie e Madeira, al nord Africa, e, attraverso la Turchia e il Caucaso, fino al Kazakhstan e alla Cina nordoccidentale. In Svizzera è diffusa nelle zone prealpine a nord e a sud, nel Giura e in Vallese, mentre sull’altopiano è rara.
Poco esigente, amante degli ambienti aridi e caldi, cresce nelle rocce e nelle pietraie calcaree, talvolta con carattere ruderale in praterie soggette a disturbo o ambienti antropizzati come muretti o massicciate ferroviarie. Essendo piuttosto comune, non è considerata minacciata (statuto della Lista Rossa svizzera e del sud delle Alpi: LC).
Per la sua bellezza è talvolta utilizzata come pianta ornamentale nei giardini rocciosi, per l’inverdimento dei tetti piani o come fiore essiccato. Recentemente è stato scoperto che la germinazione di Melica ciliata è fortemente stimolata dai segnali chimici contenuti nel fumo. Si tratta dunque di una pirofita, ovvero di una pianta che possiede un adattamento ecologico particolare, la cui riproduzione è stimolata dal fuoco.
Testo e foto: Nicola Schoenenberger
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