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Una storia di successo
La nascita dell’acquedotto di Lugano è una piccola storia di gloria locale. Inizia con l’acquisto, da parte della Città, di 9 sorgenti sotto l’Alpe del Cusello, sulle pendici del Monte Tamaro. Era il 1893. Lugano contava 8000 abitanti che, per i bisogni quotidiani, attingevano alle pozze sotterranee, con tutte le conseguenze nefaste del caso. In meno di un anno, vennero costruite le captazioni, la camera di raccolta a Crana e la condotta che, per 10 km, portava l’acqua in città. Con l’acqua potabile, Lugano si è sviluppata.
Oggi l’acquedotto del Cusello conta ben 103 prese e 19 camere di raccolta. La condotta ha una capacità di 110 litri/secondo, in media ne porta 80. In un anno arrivano dal Cusello ben 2.5 milioni di m3 di acqua: il 20% dell’acqua di Lugano.
Foto: archivio AIL SA
Fonti: Le origini dell’acquedotto e il suo sviluppo nel primo triennio, Pietro Bottani (1925); La valle delle cento sorgenti, Luca Bettosini, Vivere la montagna (2009); Nuova condotta acqua potabile Crana-Massagno, A. Gallo e Samia Parise (2015)




