"Non all'altezza di questo piccolo arbusto"

20.11.2023

Quella mattina d’inverno del 2005 nevicava abbondantemente. Mi ero goduto la discesa da Sonvico a Lugano con il bus. La giornata era bellissima; la neve riproponeva inconsapevolmente il suo magico incanto. Osservando gli alberi colmi di neve ero felice di vedere come nuovi i paesaggi tradizionali. Nel pomeriggio, all’uscita dalla lezione, la neve si era già fatta pesante. Sull’angolo del parco dell’Università, che ha sede nel vecchio Ospedale Civico, giacevano stroncati dal peso della neve bagnata tre alberelli che più volte in passato, avevo ammirato per la loro bellezza. Del gruppetto ne restava in piedi solo uno. “Qualcuno ce la fa sempre a resistere” avevo subito pensato con un sentimento di solidarietà.

 

Quando il lunedì seguente arrivo di nuovo alla medesima fermata del bus, vedo una catasta di ramaglie per terra. Tutti i tronchi sono stati tagliati alla base, anche l’unico superstite non ce l’ha fatta. Due utenti del bus intanto parlottano fra loro, tra le mani rigirano delle belle bacche rosse punteggiate da minuscoli tubercoli. Corbezzoli! Come ho fatto a non accorgermene? Raccolgo alcune belle bacche e un paio di rametti. Gli anziani si avvicinano di nuovo e il primo spiega che alcune bacche si possono mangiare “solo quelle ben mature, quelle rosse, anche la buccia”: subito ne addento una. Mi era sembrata dolce, pastosa, della consistenza della nespola, ma più fine, raffinata, per niente acida. Sono contento dell’inaspettato incontro, ma dispiaciuto per la fine degli alberelli di cui avevo ammirato indifferente la loro bellezza senza capire cosa fossero.

 

Appena giunto a casa consulto la mia “bibbia botanica”: Ippolito Pizzetti1 segnala che il Corbezzolo (Arbutus unedo) fiorisce e al contempo fruttifica in autunno-inverno, dunque non è raro vedere contemporaneamente sul medesimo albero fiori e frutti. In effetti anche il rametto che ho portato a casa, oltre al frutto presenta i fiori, piccole campanelle raggruppate di color bianco, corolla orciolata rovinata e ingiallita dalla neve, ma anche i lunghi pistilli con gli ovari ingrossati. Pizzetti non è entusiasta del gusto dei frutti “più belli che buoni, (c’è chi ha fatto derivare il termine unedo dal latino unum edo: che si mangia una sola volta e se ne ha abbastanza)”2. Sembra che corbezzoli vengano usati in numerose preparazioni (vini, liquori, marmellate, ecc.), ma che vengano raramente consumati come frutti freschi in quanto il gusto non è molto apprezzato dal consumatore. Non so se preso dall’entusiasmo, dal piacere e dalla meraviglia, ma io li ho invece trovati assai gustosi!

 

Nel dicembre dello scorso anno, risalendo a piedi la strada che parte dalla casa dei miei genitori a Sonvico, vedo due o tre persone che attorniano un basso cespuglio messo a dimora l’anno prima dagli operai  della Città di Lugano: osservano, parlano, raccolgono e assaggiano. Mi fermo pure io e solo allora me ne rendo conto: corbezzoli! Troppo concentrato nei miei pensieri, non mi sono dimostrato una seconda volta all’altezza di questo piccolo arbusto.

 

Riconoscendo questa mia sconfitta quale cercatore di alberi da frutto, da parte di una pianta che già nel neolitico era elemento importante nella dieta mediterranea e ampiamente utilizzata anche nella medicina popolare3, ho chiesto informazioni ai funzionari del Verde Pubblico riguardo alla sua presenza nel nostro Comune. Nei terreni pubblici della città di Lugano ne esistono almeno quattro esemplari quasi secolari. Nel parco dove sorge l’obelisco, che ricorda l’indipendenza del nostro Cantone, potete individuare assai facilmente un corbezzolo di notevoli dimensioni. In un futuro forse non molto lontano queste piante, che mostrano un’elevata capacità di resistenza alle situazioni ambientali difficili come la siccità e utili per la prevenzione dell’erosione del suolo, potrebbero svolgere un ruolo molto importante. Corbezzoli: un lumicino di speranza!

 

Maurizio Cerri, l’alberoteca
Gruppo di lavoro per la mappatura delle antiche varietà di alberi da frutto sul territorio di Lugano

1| Ippolito Pizzetti (a cura di), Fiori e Giardino, Enciclopedia dei Fiori e del Giardino, Garzanti, Milano, 2003.

2| Ippolito Pizzetti (a cura di), Fiori e Giardino, Enciclopedia dei Fiori e del Giardino, Garzanti, Milano, 2003, p. 58

3| Morgado, S., Morgado, M., Plácido, A.I., Roque, F. and Duarte, A.P., 2018. Arbutus unedo L.: From traditional medicine to potential uses in modern pharmacotherapy. Journal of ethnopharmacology, 225, pp.90-102.

"Il corbezzolo fiorisce e al contempo fruttifica in autunno-inverno, non è raro vedere contemporaneamente sul medesimo albero fiori e frutti"
I frutti sono rossi e punteggiati di piccoli tubercoli
Oltre ai frutti ecco i fiori, piccole campanelle raggruppate di color bianco, corolla orciolata rovinata e ingiallita dalla neve, ma anche i lunghi pistilli con gli ovari ingrossati. Sonvico, 10 novembre 2022
I corbezzoli vengano usati in numerose preparazioni, ma raramente sono consumati come frutti freschi
Il corbezzolo di Piazza Indipendenza a Lugano, 19 febbraio 2023
I corbezzoli maturali e la neve. Sonvico, 10 dicembre 2022

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