Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.
Adiantum capillus-veneris
Continua la passeggiata alla scoperta delle piante dedicate a Venere. Sul Ponte del Diavolo, a Castagnola, incontriamo il capelvenere.
L’Adiantum capillus-veneris è una felce della famiglia delle Pteridaceae che, fino a metà Ottocento, erano considerate un vero e proprio enigma della natura: non si riusciva a capire come si riproducessero, finché venne scoperta la riproduzione attraverso le spore (che si trovano sul lato inferiore delle foglie). Quando le spore sono mature, vengono trasportate dal vento per germinare sul terreno adatto. Il capelvenere ama le pareti umide e calcaree, gli stillicidi e le grotte di tufo, preferibilmente gli angoli senza luce diretta. È interessante che il nome della pianta, dal greco adianton, significhi “non bagnato”. Il capelvenere, infatti, non si bagna, l’acqua scivola sulle foglioline lasciandole asciutte.
La pianta è caratterizzata da steli neri, fini e da foglie molto delicate raccolte in fronde pendule fino a 60 centimetri. Probabilmente per questa sua caratteristica è accomunata ai capelli di Venere, in verità anche alla barba di Giove (nome altrettanto usato per designarla). Ma le sue affinità con le divinità dell’Antichità non finiscono qui. Per la sua predilezione per le aree ombrose e umide, il capelvenere è consacrato a Plutone.
L’Adiantum capillus-veneris è una pianta geofita rizomatosa dotata di un fusto sotterraneo che ogni anno produce radici e fusti avventizi. Predilige le aree tropicali e subtropicali, in Svizzera è molto raro, iscritto alla lista rossa delle piante minacciate. Il capelvenere ha molteplici utilizzi officinali. In passato veniva anche usato come sostituto del tè.
Guarda la mappa di distribuzione di Info Flora, leggi la scheda botanica di Acta Plantarum.
Foto e segnalazione di Nicola Schoeneberger
Nella foto: il capelvenere al Ponte del Diavolo, a Castagnola