Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.

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Veronica cymbalaria

28.03.2019
Schede botaniche   Sentiero di Gandria

Come ogni creatura che popola la terra, anche le piante migrano. A causa del clima sempre più mite, negli ultimi anni numerose specie mediterranee hanno raggiunto la Svizzera. Sul loro percorso alla conquista del nord, approdano dapprima in Ticino, dove trovano temperature sempre più favorevoli. Il primo ritrovamento in Ticino della veronica a foglie di cimbalaria, fiorellino comune lungo le coste mediterranee, è avvenuto proprio al Sentiero di Gandria, in primavera del 2019.

Il nome del genere proviene da Santa Veronica, la donna che diede a Gesù un panno per asciugare il volto mentre trascinava la croce sulla via del Calvario. Forse perché molte veroniche fioriscono nel periodo pasquale e perché le tipiche macchie e venature scure sui loro petali ricordano quelle del sacro tessuto. L’epiteto specifico, cymbalaria, si riferisce alle sue foglie, simili a quelle della Cymbalaria muralis. In italiano si chiama Veronica a foglie di cimbalaria.
Specie erbacea annuale della famiglia delle Plantaginaceae, Veronica cymbalaria è un’esile piantina alta 5-40 cm, che germoglia a inizio primavera e appassisce d’estate, sopravvivendo alle siccità estive sotto forma di seme. I fusti sono prostrati o ascendenti, lunghi fino a 10 cm e muniti di foglie dalla lamina rotonda, dal diametro fino a 2 cm, profondamente lobata (5-9 lobi) e base cuoriforme. Tutta la pianta, incluso il frutto, è più o meno fittamente pelosa con peli semplici, rigidi e allungati e talvolta ghiandolari. Le infiorescenze sono dei grappoli (o racemi) al termine dei fusti, sono composte da al massimo 20 fiori posti all’ascella delle foglie. La corolla è bianca e vistosa, carattere poco diffuso presso le veroniche che generalmente sono azzurre. Fiorisce tra febbraio e maggio.
Pianta poco esigente, cresce nei muri e nelle rocce, in ambienti dal suolo smosso di frequente come gli uliveti, gli orti e le vigne e negli ambienti ruderali nella zona collinare. Di origine mediterranea, è diffusa sulle coste mediterranee d’Europa dalla Spagna alla Turchia e in Marocco, Tunisia e Israele. In tempi recenti, grazie al cambio climatico e alla diffusione accidentale di semi e ha raggiunto il Belgio.
La sua comparsa in Svizzera pochi anni fa (sono conosciute anche alcune stazioni nell’arco lemanico) ricalca il destino di svariate decine di specie provenienti da aree più calde del mondo, che negli ultimi decenni sono comparse spontaneamente in Svizzera. Grazie al trasporto di beni e persone e al continuo riscaldarsi del clima, semi provenienti da sud possono essere dispersi involontariamente e trovare alle nostre latitudini ambienti ormai propizi alla loro crescita. Infatti le specie esotiche che crescono spontaneamente in natura in Svizzera sono ormai oltre 700. Di queste, una gran parte è costituita da specie termofile (amanti del caldo).

 

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Testo e foto: Nicola Schoenenberger