Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.

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Tanacetum corymbosum

19.08.2016
Schede botaniche   Sentiero di Gandria

Comunemente è chiamato erba amara dei boschi o tanaceto di Clusius, ma per la maggior parte di noi è una semplice margherita. Chi pensa che le "margherite" siano un fiore banale, cambierà idea leggendo la scheda...

È il primo fiore che da bambini impariamo a disegnare ed è l’ultimo che, da quasi-adulti, abbiamo distrutto per scoprire se “m’ama o non m’ama”. È la margherita. Ma la margherita non è un fiore, è tanti fiori (in tutti i sensi).
Quelle che comunemente chiamiamo margherite sono in realtà fiori di specie diverse, tra i più conosciuti abbiamo le pratoline e il Leucanthemum vulgare, appartenenti, insieme al Tanacetum corymbosum L. e a molti altri fiori, alla grande famiglia delle Asteraceae. Tutte queste “margherite” sono accomunate tra loro dall’infiorescenza a capolino con disco centrale di fiori tubolosi gialli e coroncina di fiori ligulati bianchi (i “petali”). Anche da questo punto di vista, dunque, quello che guardiamo come un fiore è in realtà “tanti fiori diversi”. Ciò vale in particolar modo per il Tanacetum corymbosum, le cui infiorescenze, come indicato dall’epiteto specifico, sono organizzate in corimbo, cioè a grappolo, con peduncoli di diversa lunghezza, ma che raggiungono tutti la stessa altezza per formare una struttura ombelliforme appiattita. Per essere precisi, siamo quindi in presenza di un’infiorescenza di infiorescenze. Queste strutture si evolvono attraverso il raggruppamento dei fiori e la semplificazione delle loro parti, con la suddivisione dei compiti tra fiori di diverso tipo come quello di attrarre i pollinizzatori e quello di produrre semi, per rendere la riproduzione sempre più efficiente. Le Asteraceae rappresentano infatti uno degli apici dell’evoluzione del regno vegetale.
Le foglie basali del Tanacetum corymbosum sono picciolate (cioè dotate di un picciolo che le unisce alla base del fusto) pennatopartite, incise e dentate. Quelle cauline (lungo il fusto) sono alterne, identiche ma sessili (cioè prive di picciolo che le colleghi al fusto). Il fusto può crescere da 30 cm a 1 m (al massimo 120 cm).
Il Tanacetum corymbosum è una pianta erbacea perenne con areale di diffusione centrato sulle coste mediterranee, poco frequente in Svizzera, che troviamo lungo il Sentiero di Gandria. Come gran parte delle piante del Sentiero, il Tanacetum corymbosum ama il suolo calcareo, cresce ai margini dei boschi, nei querceti e nei boschi radi di carpino nero e orno, su suoli aridi e rocciosi fino a 1800 m di altezza. Fiorisce da maggio ad agosto. La generosità della sua fioritura è indicata dal nome del genere: Tanacetum dal greco “athanasia”, immortale.
Ma l’immortalità determinata dalla fioritura, purtroppo, non si estende a tutta la pianta. In Ticino il Tanacetum corymbosum è potenzialmente minacciato, è protetto nel canton Vaud, Argovia, Basilea Campagna e nel canton Ginevra.

 

Consulta la scheda botanica di Acta Plantarum, visualizza la mappa di distribuzione di Info Flora.

 

Segnalazione e foto di Nicola Schoenenberger