Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.
Fumana ericifolia
Il Sentiero di Gandria è un luogo frequentatissimo, ma è ancora pieno di misteri. Vi cresce ad esempio Fumana ericifolia Wallr., un minuscolo e grazioso arbusto tuttora confuso con Fumana ericoides (Cav.) Gand., presente solo nell'area mediterranea sud-occidentale. A parte i nomi quasi uguali, le due piante sono distinguibili abbastanza facilmente e l'errore, riconducibile a un'etichetta di erbario sbagliata del 1883 di un campione raccolto presso Mentone, perdura fino ai nostri giorni.
Appartenente alla famiglia mediterranea delle Cistaceae, il nome del suo genere, Fumana, deriva dalla parola latina fumus, ovvero fumo, e allude al colore grigiastro di diversi rappresentanti di questo genere. L’epiteto specifico ericifolia indica la somiglianza delle sue foglie a quelle dell’erica. In italiano si chiama Fumana mediterranea o Fumana falsa erica.
Arbusto minuto, alto 10-20 cm, con rami eretti, finemente ghiandolari. Le foglie sono lineari, lunghe circa 1 cm e alterne. I pedicelli florali sono più lunghi delle foglie alla loro base e sono ricoperti di corti peli ghiandolosi sporgenti. I fiori gialli hanno cinque petali lunghi 8-10 mm, tre sepali robusti e costoluti, anch’essi ricoperti da peli ghiandolosi e numerosi stami. Il frutto è una capsula rosso-bruna che si apre a ventaglio fendendosi in tre, ripiegato verso il basso. Fiorisce tra maggio e luglio e la fioritura di un singolo fiore dura solo qualche ora.
Specie di origine mediterranea, è presente dalle coste della Spagna alla penisola balcanica e in nord Africa, dalla Tunisia al Marocco. È assente nella parte orientale del Mediterraneo. A nord diventa molto rara, si estende fino nelle vallate alpine e, eccezionalmente, fino nei Vosgi, in Francia. In Svizzera è presente nel Sottoceneri, in Vallese e puntualmente a nord delle Alpi (nella regione del lago di Thun). Amante delle condizioni molto aride e calde, cresce sulle rocce e nei prati secchi su substrati calcarei nella fascia collinare e montana inferiore. Rara in Svizzera, è iscritta nella Lista Rossa con lo statuto NT, ovvero potenzialmente minacciata.
Fatto più unico che raro per la famiglia delle Cistaceae (nella quale tutte le specie studiate sono autoincompatibili e quindi necessitano, per riprodursi, di essere impollinate da individui distinti), la Fumana ericifolia è in grado di autoimpollinarsi. Attraverso un fenomeno meccanico, innescato dalla chiusura dei sepali che spingono le antere sullo stimma, trasferisce del polline dalla parte maschile a quella femminile del fiore.
In numerose opere di riferimento contemporanee Fumana ericifolia è confusa con Fumana ericoides che è una specie del Mediterraneo sud-occicentale, presente solo nel sud est della penisola iberica, nelle Baleari, nel Marocco settentrionale e nel nord della Corsica. Il fatto è piuttosto curioso, visto che le due specie sono distinguibili facilmente: Fumana ericifolia è una piantina di piccole dimensioni con foglie ciliate e calice e pedicelli fittamente ghiandolosi, mentre Fumana ericoides è una pianta robusta che arriva a 60 cm di altezza con foglie e calici glabrescenti. Senza alcun dubbio, le piante di Gandria corrispondono a Fumana ericifolia e non a Fumana ericoides, come vorrebbero le flore svizzere. Quindi, almeno sulla carta, abbiamo rinvenuto una specie finora ufficialmente assente dalla Svizzera. È piuttosto sorprendente poiché l’errore risale al 1883, quando il botanico francese Charles Magnier introdusse, nella sua Flora selecta exiccata, un campione d’erbario di Fumana ericifolia raccolto presso Mentone nelle Alpi Marittime, che portava un’etichetta erronea menzionante il nome di Fumana ericoides. Per oltre cent’anni i botanici europei si sono lasciati trarre in inganno da quella fonte, usando un nome sbagliato per designare le loro osservazioni in campo.
Testo e foto: Nicola Schoenenberger
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