Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.

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Ruta graveolens

08.06.2015
Schede botaniche   Sentiero di Gandria

Presso gli antichi Romani era una pianta comune come lo è oggi per noi l'ortica. Di lei conosciamo il rametto usato per aromatizzare la grappa. Ma la sua storia è ben più lunga e affascinante.

Pianta originaria delle zone più calde del sud Europa e delle zone più aride della Siberia, la Ruta graveolens L. in Svizzera è molto rara, ma non sul Sentiero di Gandria, che ne è ricco. In queste settimane la si può vedere in fiore.
La Ruta graveolens è una pianta steppica, ama i terreni erbosi o sassosi, assolati e aridi, come appunto il Sentiero di Gandria. Dal latino, il nome della specie, graveolens, indica una delle caratteristiche più note della pianta: il profumo che si può sentire strofinando le foglie, ricche di ghiandole.
Appartenente alla famiglia delle Rutaceae, la Ruta graveolens è una pianta suffruticosa, dotata cioè di un fusto legnoso alla base, di color argenteo come le foglie. Può raggiungere al massimo 1 metro di altezza, i suoi fiori sono piccoli e di color giallo limone.
Come gran parte delle piante medicinali, in grandi quantità è tossica, addirittura mortale. In piccole quantità, presso gli antichi, era considerata quasi magica. I Romani la coltivavano nei giardini o ne mettevano i rametti nelle cantine per far scappare i topi, i serpenti e per allontanare le forze del male dalle case. Chi doveva munirsi di coraggio per affrontare situazioni terrificanti, metteva in tasca le foglie di ruta.
Per le sue molteplici proprietà curative, ma anche per la sua azione anafrodisiaca, nel Medio Evo veniva coltivata nei conventi e veniva data in insalata ai monaci per inibire gli impulsi sessuali. Alle donne con cicli mestruali dolorosi era somministrata per stimolare l’afflusso di sangue nelle zone pelviche. Per questa sua proprietà era usata anche come rimedio abortivo. Ma le sue proprietà sono molte ancora: digestive, calmanti, oftalmologiche… In Ticino è una pianta protetta, se si desidera avere con lei un incontro più ravvicinato di quanto possa offrire il Sentiero di Gandria, conviene comprarsi una bottiglia di grappa o prendere una carta da poker, i semi di fiori riproducono le foglie di ruta.

 

Per maggiori informazioni, consulta la scheda botanica di Acta Plantarum. Visualizza la sua propagazione in Svizzera sulla mappa di Info Flora.

 

Segnalazione e foto: Nicola Schoenenberger