Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.
Oenothera biennis
È una pianta molto bella, piuttosto facile da trovare in natura, ma molto speciale. La più strana e incredibile delle sue caratteristiche è che si muove velocemente.
Da giugno a settembre, il Giardino degli odori è tinto del giallo limone dei fiori dell’Oenothera biennis, detta anche onagra comune o semplicemente enotera. Originaria dell’America del nord, in Svizzera la troviamo facilmente in natura, preferibilmente su suoli calcarei disturbati quali scarpate, terreni alluvionali, cigli delle strade e delle ferrovie.
Appartiene alla famiglia delle Onagraceae. Il suo genere, Oenothera, conta un centinaio di specie diverse. In quanto si tratta di un genere che presenta un alto livello varietale, è molto difficile definire a quale specie appartengano gli individui di enotera che si incontrano sul terreno. È infatti osservando questo tipo di pianta (in particolare l’Oenothera glazioviana) che il citologo e botanico olandese Hugo de Vries formulò la celebre Teoria delle mutazioni.
Come suggerisce l’epiteto specifico, l’enotera è una pianta bienne: il primo anno produce solo una rosetta di foglie e, il secondo, fusti, fiori e semi (talvolta, però, piccoli fusti possono comparire da subito). Ha grosse radici a fittone, foglie apicali lanceolate disposte lungo il fusto in modo alternato, glabre e dotate di una nervatura centrale rossastra verso la punta della foglia e bordo denticolato. Alla base, le foglie sono a rosetta, picciolate e ovate. L’infiorescenza, talvolta ombrelliforme, è caratterizzata da fiori gialli grandi e numerosi, disposti in lunghi racemi fogliosi. L’impollinazione può avvenire tramite insetti (ditteri e imenotteri). Come si intuisce dal nome tedesco e da quello inglese – Nachtkerzen (candele della notte) o evening primrose (primule della sera) – i fiori, profumati, sbocciano sul finire del giorno e restano aperti per circa 30 ore, lungo tutta la notte e il giorno successivo, per poi appassire. A parte le piante carnivore e la Mimosa pudica, l’enotera è il solo vegetale che presenta quella che, di solito, è una prerogativa degli animali: si muove velocemente! In pochi minuti, a occhio nudo, possiamo osservare i fiori passare dallo stato di bocciolo fino ad aprirsi completamente.
L’enotera è anche nota per i molti usi terapeutici, cosmetici e culinari (in tutte le sue parti).
Visualizza la mappa di distribuzione in Svizzera di Info Flora.
Consulenza botanica: Muriel Hendrichs e Nicola Schoenenberger