Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.

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Trifolium rubens

26.08.2021
Schede botaniche   Sentiero di Gandria

Con le sue eleganti foglioline allungate e le generose infiorescenze rosso porpora, il trifoglio rosseggiante (Trifolium rubens L.)  è senza dubbio uno dei trifogli più belli della nostra flora. Come numerosi altri trifogli, è un’ottima pianta mellifera e foraggera e, a causa del contenuto in isoflavoni, anche un’interessante pianta medicinale.

Il nome generico si riferisce alle foglie composte da tre foglioline, mentre quello specifico, derivato dal latino rúbeo, ovvero essere o diventare rosso, al colore dei fiori. In italiano si chiama trifoglio rosseggiante. Il genere Trifolium comprende 245 specie diffuse nel mondo intero, eccetto l’Australia, e appartiene alla famiglia delle Fabaceae.

 

Pianta erbacea perenne, alta 20-60 cm, possiede un fusto eretto, generalmente non ramificato e glabro. Le foglie inferiori sono picciolate mentre quelle superiori sono quasi sessili e parzialmente racchiuse dalle stipole (appendici fogliari alla base del picciolo) che, saldate, formano una guaina rigonfia. Le foglioline sono strettamente ovali, dentellate e lunghe fino a 6 cm. I fiori rosso porpora, lunghi fino a 15 mm, sono raggruppati a 30-60 in spighe globose di 2-3 cm di diametro e fino a 6 cm di lunghezza. Le infiorescenze sono spesso geminate, con un’infiorescenza precoce più grande e una tardiva più piccola. Il calice è formato da un tubo glabro con 15-20 nervature e da denti disuguali (il dente inferiore è molto lungo) muniti di lunghe ciglia. Il frutto è un legume indeiscente (che non si apre a maturità). Fiorisce tra giugno e agosto.

 

Il trifoglio rosseggiante proviene dall’Europa centrale temperata ed è diffuso dalla Spagna fino all’Ucraina e alla Bielorussia. In Italia è presente nelle regioni centro settentrionali e in Svizzera nella regione alpina e nel Giura, mentre le presenze sull’altipiano sono molto puntuali.

 

Pianta dei margini dei boschi, cespuglieti e prati steppici, amante del caldo, cresce su suoli magri e asciutti, dai fondovalle fino circa 1500 m di altitudine.

 

Nell’est Europa è una specie rara, minacciata di estinzione. In Svizzera è iscritta nella Lista Rossa come potenzialmente minacciata e protetta nei cantoni Argovia e Ginevra.

 

Come gran parte dei trifogli, Trifolium rubens è un’ottima pianta foraggera ed eccellente mellifera per l’abbondanza di polline e nettare prodotto. È nota per attirare api, farfalle e vari insetti benefici, i suoi semi sono apprezzati dagli uccelli. Per questa caratteristica, in aggiunta alla sua bellezza incontestata e alla lunga fioritura dovuta alla presenza di infiorescenze precoci e tardive, è anche coltivata come pianta ornamentale. Per far fronte alla scarsità di risorse alimentari, durante le guerre ne si coglievano le foglie fresche per fare delle insalate.

 

La pianta contiene livelli discreti di isoflavoni, in particolare genisteina, daidzeina e formononetina, sostanze fenoliche di grande interesse per la salute, contenute anche in altri rappresentanti del genere Trifolium. Studi epidemiologici dimostrano che grazie al loro effetto fitoestrogenico queste sostanze esercitano un’influenza positiva sulle funzioni ormonali e possono prevenire l’osteoporosi, la malattia di Alzheimer, il cancro, le patologie vascolari e alleviare i sintomi della menopausa. Nella medicina popolare era usata come pianta antinfiammatoria ed espettorante o per lenire le infiammazioni della pelle e del cavo orale.

 

Foto e testo: Nicola Schoenenberger
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Trifolium rubens L., Sentiero di Gandria
Trifolium rubens L., Sentiero di Gandria
Trifolium rubens L., Sentiero di Gandria
Trifolium rubens L., Sentiero di Gandria
Trifolium rubens L., Sentiero di Gandria