Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.

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Chimonanthus praecox

08.01.2016
Natura in città  

In un gelido e nevoso inverno, molto tempo fa, un pettirosso trovò riparo tra i rami del calicanto. Il cielo si commosse e per ringraziare l'arbusto fece cadere su di lui una pioggia di stelle profumate.

Così è narrata la leggenda dei fiori del Chimonanthus praecox (L.), comunemente chiamato calicanto, poco appariscenti quanto intensamente profumati. Per sapere che sono sbocciati non occorre vederli, camminando per strada accanto ai giardini, veniamo catturati dal loro profumo inconfondibile e sappiamo di essere ormai a gennaio. O meglio: e sapevamo di essere a gennaio. L’anno scorso a metà dicembre il calicanto era già in fiore. Quest’anno è iniziato a fiorire a fine novembre, ancor prima di perdere tutte le foglie. Un altro segno, inequivocabile, del cambiamento climatico in atto.
Il Chimonanthus praecox è un arbusto di origine cinese delle famiglia delle Calycanthaceae arrivato in Inghilterra dal Giappone nel 1766 e da lì nel resto dell’Europa. Già nell’Ottocento era una componente imprescindibile dei giardini signorili affacciati sui nostri laghi, assieme alla camelia e alla magnolia. Il suo nome, Chimonanthus, deriva dal greco “cheimonas”, che significa “inverno” e “anthos” che significa “fiore”, cioè “fiore d’inverno”. In inglese è chiamato wintersweet.
Il Calycanthus praecox è un arbusto coltivato che può raggiungere da 1.5 fino a 5 metri di altezza, è dotato di fusti eretti e ramificati e di foglie caduche, lanceolate. In pieno inverno, quando scende il gelo, direttamente dal legno ormai spoglio, sbocciano i fiori profumatissimi. Sono piccoli e giallastri, hanno petali allungati che sembrano fatti di cera e nel cuore hanno macchie purpuree. Come narra la leggenda, i fiori sembrano tante piccole stelle. Ma non è solo il profumo a rendere i fiori di calicanto tanto preziosi. Da essi vengono estratti oli essenziali che, nella medicina tradizionale cinese, sono usati a scopo curativo. Sempre nella cultura cinese si dice che chi respira una volta il profumo di calicanto ne avrà per sempre nostalgia. Regalarne un ramo è considerato un messaggio di affetto e protezione.
Nei parchi di Lugano troviamo diversi Calycanthus praecox: nel Parco Ciani, in Piazza Indipendenza e in altri luoghi che invitiamo a scoprire seguendo il proprio naso.

 

Segnalazione di Nicola Schoenenberger
Foto delle ramificazioni fiorite: Shu Suehiro