Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.
Galium lucidum
Le foglie verticillate e i piccoli fiori a quattro petali adunati in infiorescenze a grappolo o a pannocchia, permettono di riconoscere il genere Galium a colpo d'occhio. Le specie invece – 26 in Svizzera – sono spesso difficili da distinguere. Il caglio lucido è tipico dei prati secchi e cresce abbondante lungo tutto il Sentiero di Gandria.
Il nome del genere deriva dal greco gála, ovvero latte, e si riferisce al fatto che diverse specie di Galium erano usate per far cagliare il latte e produrre il formaggio. L’epiteto specifico lucidum allude alle foglie spesso lucide sulla pagina superiore. In italiano si chiama caglio lucido.
Pianta erbacea perenne della famiglia delle Rubiaceae, è alta 25-70 cm, con gambi sottili, eretti o ascendenti. Il fusto, a sezione quadrangolare, è piuttosto rigido, glabro o più o meno ispido alla base. Le foglie sono verticillate a 6-8 (ovvero inserite tutte allo stesso livello sul gambo a mo’ di corona), larghe solamente 0.5-2 mm, lineari o strettamente lanceolate, un po’ carnose e lucide sulla pagina superiore, munite di una nervatura dorsale larga e prominente, scabre ai bordi per la presenza di minuscole spine orientate verso l’apice. I fiori, adunati in una pannocchia stretta, densa e ovoidale, sono bianchi, dal diametro fino a 6 mm, muniti di petali che terminano in una breve punta. I frutti, suddivisi in due parti reniformi o oblunghi di 1.2-2 mm, sono bruni o neri. Fiorisce da maggio ad agosto.
Specie di origine mediterranea, è presente in nord Africa (Algeria e Marocco), e dalla Spagna fino ai Balcani. In Italia è diffusa in tutte le regioni, mentre in Svizzera soprattutto nelle vallate alpine e sporadicamente sull’altopiano e nel Giura, dove si trova il limite nord del suo areale di diffusione.
Cresce nei prati secchi, nei cespuglieti radi, nelle pinete e nei pendii rocciosi, in luoghi caldi e secchi, principalmente su terreni moderatamente asciutti e superficiali, calcarei o marnosi-sabbiosi ricchi in basi, dal fondovalle fino alla fascia montana. Il caglio lucido è poco frequente, ma non risulta minacciato. Nella Lista Rossa svizzera e in quella del sud delle Alpi è iscritto con l’indice LC (non minacciato).
Testo e foto: Nicola Schoenenberger
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