Dalla A alla Z, i nostri post dedicati alle piante più interessanti che incontriamo a Lugano, o nei dintorni. I testi sono scritti da botaniche e botanici professionisti o confezionati dalla redazione di Lugano al verde con la loro collaborazione.

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Globularia cordifolia

02.06.2016
Schede botaniche   Sentiero di Gandria

Pianta indigena dell'arco alpino, la sua presenza a soli 280 metri s.l.m. ci racconta, ancora una volta, la straordinarietà del Sentiero di Gandria.

Appartenente alla famiglia della Plataginaceae, la Globularia cordifolia L. è un arbusto nano, che forma piccoli tappetini. Fiorisce di solito verso giugno. I suoi fiori grigio-azzurri o violacei, sono raccolti in capolini che si ergono solitari su peduncoli che possono variare dai 2 a i 14 centimetri.
Fu descritta nel 1753 da Carlo Linneo, nella sua opera Species Plantarum, che costituì il punto di partenza della moderna nomenclatura botanica (la “L.” posta dopo il nome indica proprio Linneo, padre dei botanici e unico autore botanico in assoluto il cui nome è abbreviato con una sola lettera).
La Globularia cordifolia è una pianta indigena dell’arco alpino e delle montagne dell’Europa meridionale, ama i prati alpini, i terreni sassosi, secchi e calcarei: la sua presenza è indicatrice dei suoli basici.
Di etimologia latina, il suo nome deriva da globus, sfera, per via della forma dei suoi fiori; cordis (cuore) e folium (foglia), cioè foglie a forma di cuore. I suoi nomi comuni sono vedovella alpina, vedovelle celesti o semplicemente globularia piccola.
Contiene un glucoside tossico, la globularina, che ha forti effetti lassativi.
La troviamo lungo il Sentiero di Gandria e nei boschi circostanti. La sua presenza a così bassa altitudine (circa 280 metri sul Sentiero di Gandria) è piuttosto eccezionale essendo una pianta di montagna.

 

Consulta la scheda botanica di Acta Plantarum. Osserva la distribuzione della Globularia cordifolia in Svizzera sulla mappa di Info Flora.

 

Segnalazione e foto: Nicola Schoenenberger